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 Incontri culturali ed enogastronomici
 12/08/2005 12.51.01

L’ ULTIMA LUNA D’ESTATE 2005

Il Parco di Montevecchia e della val Curone è un’area molto particolare perché a una distanza molto breve dalla grande città vi si possono trovare caratteristiche di ambiente naturale, cultura materiale, evidenze architettoniche che la fanno somigliare più alla campagna umbra o Toscana che all’industriosa Brianza. Proprio per questo, ci sembra di poter considerare tale territorio particolarmente emblematico. La sede ideale per indurre chi abita in città a entrare in contatto con un contesto ambientale diverso e nello stesso tempo con momenti di alta qualità artistica.
Abbiamo perciò pensato di dare dimora qui a un Festival che mettesse insieme interessi di tipo culturale, ambientale, turistico ed enogastronomico. Ciò risponde a una vocazione dei luoghi, testimoniata dal fiorire di inziative agro-turistiche e dall’incremento dei visitatori nel Parco nel corso dei sette anni da che il Festival è nato. L’organicità dell’iniziativa da noi proposta rispetto alle attività sul territorio è testimoniata anche dall’inserimento da parte della Regione de L’ultima luna d’estate (unico progetto teatrale) nel tavolo territoriale programmatico provinciale. Si tratta dell’unico vero Festival teatrale estivo sul territorio Lombardo, e la sua formula è considerate da più parti come un modello da imitare, capace com’è di attrarre sia il pubblico degli addetti ai lavori, gli appassionati di teatro, sia un pubblico più popolare, proveniente anche dai piccoli paesi.

L’ultima luna d’estate è il più importante appuntamento teatrale estivo in Lombardia. Si è andato sviluppando nelle precedenti edizioni passando da 500 a 5.000 spettatori. Coinvolge dieci Comuni, il Parco Regionale di Montevecchia e val Curone, la Provincia di Lecco e la Regione Lombardia.
In particolar modo quest’anno si vuole sottolineare la presenza di tematiche legate alla qualità della vita, che bene si sposano con il contesto ambientale in cui la manifestazione si situa. Le tematiche relative alle energie alternative, alla qualità dell’aria e dell’acqua, alla genuinità dei cibi e alla biodiversità, troveranno in questo contesto uno sviluppo artistico negli spettacoli che verranno presentati e un approfondimento nel convegno previsto.
In particolare si è pensato ad alcune sezioni.

La prima sezione, che chiameremo Primizie, riguarderà la possibilità da parte di alcuni artisti già affermati di sperimentare nuove produzioni anche se ancora a livello di studi, letture, mises en espace. La piacevolezza del contesto saprà dare calore e protezione a un momento particolarmente delicato qual è quello della crezione artistica e dei suoi primi approcci con gli spettatori. Natalino Balasso, che entra, guidato da Gabriele Vacis, nel remake di Libera nos a Malo tratto da Meneghello; Eugenio Allegri, che affronta le difficoltà linguistiche di quella commedia dell’arte ante litteram che è il Baldo di Teofilo Folengo; Bebo Storti, che porta ancora una volta un testo di renato Sarti di grande impegno civile, Foibe; Giuliano Scabia con gli inediti dell’ultimo lavoro Foreste sorelle, foreste ritrovate; Teatro dell’Orsa, Premio Ustica 2003, presentano in anteprima Memoria e lavoro; gli emergenti Scarlattine con uno Studio sulla scienza e le costellazioni, che gli spettatori non faticheranno a individuare sopra le loro teste nella straordinaria cornice di Cascina Butto; i“padroni di casa” Teatro Invito con la novità La leggenda dell’uomo selvatico e, in collaborazione con il Centro di Drammaturgia Outis l’inedito Prima o poi cadrà la pioggia.

La seconda sezione si rivolge alle problematiche ecologiche, con particolare riferimento alle fonti energetiche, all’approvvigionamento idrico, allo smaltimento dei rifiuti. Gli spettacoli scelti non intendono affrontare in modo didascalico i temi succitati, ma ne fanno emergere le contraddizioni e gli elementi drammatici. Alcuni spettacoli sono più documentaristici come Indifferenti di Jader Giraldi, altri trattano tematiche connesse come Accadueò di Teatro Minimo, Lu santu jullare Francesco di Dario Fo, interpretato da Mario Pirovano, Telai di Laura Curino.

La terza si rivolge all’eno-gastronomia e più in generale al rapporto tra teatro e cibo. Si parte con una vera e propria cena teatrale, Il pranzo di Babette, dove è ancora Laura Curino la protagonista e in cui l’elemento rituale del cibo e il contesto scenografico entreranno in sintonia con luoghi come le vecchie cascine ristrutturate come agriturismi. Vi sarà poi la celebrazione del genetliaco di Brillat Savarin con uno spettacolo ispirato alla Fisiologia del gusto, Cibi gridati di Fabularasa. Per finire con una produzione ad hoc del Festival: Racconti di contorno, con il cuoco-attore Stefano Bresciani, preceduto da laboratori del gusto per bambini.

Inoltre saranno momenti qualificanti il laboratorio, condotto da Laura Curino, che coinvolgerà giovani allievi e attori per sfociare in brevi dimostrazioni di lavoro, nonché lo spazio dedicato ad alcune compagnie giovani che si siano cimentate con i temi guida del Festival: Teatro dell’Orsa, Scarlattine, Albero Blu, Forma del tempo, Trickster, Kultur Dom, Teatro e dintorni; anche con attenzione al pubblico delle famiglie, come per la Serata Andersen (in occasione del bicentenario) nel magico conteston della Valle S.Croce.
A dare profondità di riflessione al tutto sarà il Convegno Il migliore dei mondi possibili (arte, gusto e qualità della vita), con la presenza di alcuni importanti esperti di ambito culturale e scientifico, che tratterà le relazioni tra alcune forme teatrali di oggi e i modelli di comportamento alternativo che ci vengono dettati dall’attuale situazione ambientale.



L’ULTIMA LUNA D’ESTATE 2005


PROGRAMMA ATTIVITA’ ENO-GASTRONOMICHE

Per l’edizione 2005 del festival abbiamo deciso di concentrare le attività eno-gastronomiche con l’idea di innalzarne la valenza qualitative. Innanzi tutto un evento d’eccezione: lo spettacolo Il pranzo di Babette , produzione de La Piccionaia/ I Carrara, con la presenza di Laura Curino nel cast, evento che viene organizzato eccezionalmente (prima volta in Lombardia). Nella bellissima cornice della Galbusera Nera, il pasto sarà gestito dal più importante ristoratore del lecchese: Pierino Penati.
C’è, poi, da rilevare la presenza, oltre al tradizionale partner Atelier delle arti e del gusto, di Slow Food, il più importante organismo che si occupi di eno-gastronomia a livello internzionale, che patrocinerà un Convegno dal titolo Il migliore dei mondi possibili (arte, gusto, qualità della vita). A tale appuntamento saranno invitati docenti universitari, esponenti del mondo dello spettacolo e imprenditori che portino testimonianze legate al connubio tra arte e natura, all’ecocompatibilità della produzione. Il Convegno tratterà la relazione possibile tra istanze artistiche, culturali, turistiche, enogastronomiche, ecologiche. A coordinare il tutto Giacomo Mojoli, della Presidenza Internazionale di Slow Food, Università eno-gastronomica.
Al Convegno farà seguito un buffet, gestito direttamente dai produttori (assieme all’Atelier delle Arti e del Gusto), che servirà anche per illustrare e confrontare i prodotti del Parco con il coordinamento di Mauro Rossetto, sommellier e storico dell’alimentazione.
In serata si terrà la celebrazione del 250° anniversario del celebre cuoco Brillat-Savarin, autore di quel Fisiologia del gusto che viene considerato la genesi dell’eno-gastronomia. Proprio al libro in questione si ispira lo spettacolo Cibi gridati che verrà presentato dalla compagnia torinese Fabularasa.
Per finire, saranno ancora i prodotti del Parco i protagonisti della “domenica in campagna”, rivolta principalmente al pubblico delle famiglie, che prevede un laboratorio del gusto per I bambini, un pic-nic con cibi tradizionali e lo spettacolo teatrale (produzione ad hoc del Festival) Racconti di contorno, con il cuoco-attore Stefano Bresciani. Protagoniste dello spettacolo sono le verdure e la particolare avversione che i bambini hanno per loro.

IL PROGRAMMA

Domenica 4 – Galbusera Nera ore 19,30
Teatri di carta/Laura Curino Il pranzo di Babette (con la partecipazione di Pierino Penati)

Sabato 10 – Chiesina/Perego, ore 10.00/13,30
Convegno promosso da Slow Food Il migliore dei mondi possibili (arte, gusto e qualità della vita)
Relatori previsti:
Giacomo Mojoli – Presidenza Internazionale Slow Food
Claudio Facchinelli – giornalista Sipario
Marco Fratoddi – giornalista Nuova Ecologia
Caterina Barone – docente Università di Padova
Fabio Merlini – filosofo Università Insubria
Mauro Rossetto – storico Atelier delle Arti e del gusto
Virginio Brivio – Presidente Provincia di Lecco
Al termine (nel Chiostro) buffet allestito dai produttori (tutti insieme) con i prodotti tipici del Parco.

I produttori che partecipano alla manifestazione e forniscono le loro specialità sono: le Aziende agricole La Costa, Le Terrazze, Valcurone, Santa Croce, I Gelsi, Melyos, Latteria Maggioni, Salumificio da Pinuccio, Salumificio Vigano, la Pastizzeria, Panificio Mattavelli e Panificio Tramandi.


Ore 21 –Villa Crippa/Sirtori: Fabula rasa/Cibi gridati. Serata dedicata al bicentenario di Brillat-Savarin.


Domenica 11 – Cascina Bagaggera ore 11/13
laboratorio di manipolazione e degustazione dei cibi biologici per bambini a cura di Slow food.
Banchi vendita e mescita a cura dei produttori del Parco e dell’Atelier delle arti e del gusto.

A seguire T.Invito: Racconti di contorno, spettacolo da cucina per bambini


CONVEGNO: IL MIGLIORE DEI MONDI POSSIBILI

Attorno alla famosa frase di Panurge nel Candide di Voltaire ruota il dibattito sulla qualità della nostra vita quotidiana. Cosa fare per vivere meglio? Quali comportamenti possono aumentare il nostro benessere? Potrebbe essere il più banale dei quesiti. Eppure sono rari gli esempi, e il nostro Festival si propone come tale, di esperienze che coniughino in modo sistematico l’elemento artistico-culturale, l’elemento ecologico-paesaggistico, e l’eno-gastronomia. Il gusto del cibo e il gusto dell’arte, l’eco-compatibilità della creazione teatrale, il paesaggio che si fa scenografia.

Su questi temi chiamiamo esperti e operatori a testimoniare e discutere e a toccare con mano la qualità della produzione teatrale e di quella eno-gastronomica del Parco della val Curone.

A cura di Rocco Lettieri x Teatro invito



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