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 Consegnati i Premi Letterari di Bellavista
 16/05/2005 8.48.48

“Premio Bellavista Franciacorta 2005”
a Emilio Fede per la carriera

Alle cantine Bellavista di Erbusco, in Franciacorta, la cerimonia di consegna ufficiale dei premi ai vincitori delle diverse sezioni.

Emilio Fede è il vincitore della XI edizione del “Premio Bellavista Franciacorta”, il prestigioso riconoscimento istituito nel 1984 da Vittorio Moretti e Gianni Brera per valorizzare il lavoro di quanti, scrittori o giornalisti, si fanno promotori di diffondere e divulgare i valori che rendono unico ed irripetibile un territorio e i suoi vini.
Ad esprimersi sul nome del direttore del tg4 per la sezione “Premio alla carriera” – vinta nelle ultime edizioni da nomi di primo piano nel panorama editoriale nazionale quali Bruno Vespa, Carlo Rossella e Fabrizio Del Noce - è stata unanimemente la Giuria del “Premio Bellavista Franciacorta”, presieduta da Lorenzo Del Boca (presidente Ordine Nazionale dei Giornalisti) e composta da Vittorio Moretti (presidente di Bellavista e del gruppo Terra Moretti, holding attiva nei settori del turismo, del vino, dell’edilizia e della nautica), Gianni Alemanno (Ministro delle politiche agricole e forestali), Ennio Presutti, Domenico Falco (vicepresidente Ordine Nazionale dei Giornalisti), Paolo Graldi (direttore editoriale de Il Messaggero), Paolo Brera (presidente Associazione Amici di Brera), Pietro Rosati (accademico di cucina) e Carlo Rossella (direttore tg5). La cerimonia ufficiale si è tenuta presso le Cantine Bellavista di Erbusco introdotta da un dibattito sul tema “Italian Style: l’eccellenza della tradizione italiana fattore di successo nella competizione globale”.

“Il Premio Bellavista Franciacorta – ha sottolineato Vittorio Moretti – si propone ancora oggi nella sua attualità, come un concreto riconoscimento del valore culturale e sociale di un’attività giornalistica e letteraria che si fa interprete dell’identità e della specificità di un territorio e ne promuove la qualità enologica. Il suo nome si lega ad una delle aree di maggior vocazione vitivinicola d’Italia e ad un’azienda, Bellavista, che in questo territorio ha sempre creduto, privilegiando i suoi valori più autentici”. Si è affrontato il tema del valore dell’eccellenza della tradizione italiana come chiave di successo nella competizione globale. “Saper promuovere e rinnovare costantemente nelle forme la tradizione d’eccellenza che i mercati mondiali riconoscono ad alcuni marchi di prestigio del nostro Paese, fra cui Bellavista, conservandone inalterati i valori fondanti, – ha continuato Vittorio Moretti – è una delle poche ma efficaci leve competitive che sostengono, oggi, il ‘made in Italy’. Puntare sullo stile italiano e sui prodotti che ne sono autorevoli interpreti significa perseguire una concreta opportunità di successo”. Un approccio certamente innovativo, per il cui sostegno, a livello istituzionale, si sta operando l’associazione Altagamma, che raggruppa i nomi più prestigiosi dello stile italiano, fra cui appunto Bellavista, guidati da Santo Versace, ospite d’onore della serata.

La serata in Bellavista, che si è tenuta a quindici giorni esatti dal conferimento a Vittorio Moretti del titolo di “accademico” dei Georgofili, è stata all’insegna dei sapori e delle suggestioni della tradizione campana, con la musica della NeaPolis Orchestra e, in cucina, con i piatti d’autore di Alfonso Iaccarino, ristorante sorrentino di Sant’Agata sui Due Golfi..

Accanto ad Emilio Fede, vincitore della sezione “Premio alla carriera”, sono stati premiati altri giornalisti e scrittori, aggiudicatisi le diverse sezioni di questo importante riconoscimento culturale.

Sezione Gianni Brera - Giuseppe Fumagalli, autore del libro “Figli di un Rio minore. A lezione da Gianni Brera” (Ed. Limina, 2005).

Ha trasformato il breve incontro di un lungo pomeriggio con Gianni Brera nel racconto di una straordinaria lezione di vita tenuta dal grande maestro lombardo, di cui traspare con evidenza la grande umanità e l’eccezionale cultura padana.Dello stile e Del ritmo del suo allievo, Gianni Brera si sarebbe compiaciuto.

Bergamasco, giornalista professionista dal 1987, già collaboratore de “La Notte” e quindi direttore del“Progresso Italo Americano di New York”, per cinque anni operando come corrispondente per numerose testate nazionali e internazionali in Africa Occidentale, Giuseppe Fumagalli lavora come free-lance per “Panorama”, “Visto”, “Io Donna”, “Famiglia Cristiana”, “Yacht Capital” e per il quotidiano “L’Eco di Bergamo”.

Sezione internazionale – Grégoire Viau, autore per la televisione canadese della serie di documentari gastronomici “Relais Gourmands”.

Questa serie di documentari gastronomici permette al grande pubblico di compiere un viaggio emozionale alla scoperta dei migliori interpreti della cucina mondiale. Incontri unici che, dalle cucine dei più prestigiosi ristoranti, conducono ai luoghi del cuore e dell’immaginario dei più grandi maestri del gusto.

Un vero e proprio viaggio alla scoperta dei migliori interpreti della gastronomia mondiale attraverso una serie di incontri nelle cucine dei più prestigiosi ristoranti, fra i quali anche Gualtiero Marchesi, nella cucina del suo ristorante a“L’Albereta”. Scrittore, direttore e sceneggiatore per la casa di produzione televisiva“Via le Monde”, Grégoire Viau ha anche vinto il Premio Multiculture, da parte del Ministero della cultura canadese.

Sezione new media – www.winenews.it, l’agenzia quotidiana di comunicazione sul vino italiano di Alessandro Regoli e Irene Chiari.

Hanno saputo mettere al servizio dell’informazione enologica le enormi potenzialità offerte dalla tecnologia internet, costruendo un portale di servizio ed una banca dati di settore che fa tendenza ed è selezionato dai più importanti motori di ricerca mondiali. Una riuscita sintesi fra la tradizione della terra e l’avanguardia dell’etere.

Fondata a Montalcino il 1° settembre 2000, in meno di cinque anni è arrivata a contare su ben 7.500 articoli elaborati in redazione, oltre 10.500 utenti registrati e 1.750.000 richieste soddisfatte per pagine all’anno. www.winenews.it dà la possibilità di consultare gratuitamente, ma dietro registrazione sulla home page per la consultazione della banca-dati, notizie e dossier sulla storia e sulla cultura del vino, sulle tipologie di vini e vitigni, sugli abbinamenti cibi-vini, sulle aste e futures, sui fatturati delle aziende vitivinicole. E ancora sui winemaker, le enoteche,le guide e le scuole del vino, gli itinerari enogastronomici.

Sezione editoria – Carlo Vischi, fondatore della divisione “Il Gusto” della casa editrice Gribaudo e coordinatore della collana di libri e guide sull’arte del bere realizzata con“Il Giornale”.

Appassionato cultore di vini e gastronomia, attraverso la collana di libri e guide sull’arte del bere, “Il Gusto”, evidenzia il lavoro e la professionalità dei migliori cuochi con un’attenzione particolare ai prodotti tipici, ai vini ed ai territori che li vedono protagonisti. La profonda cultura e la solida competenza che gli appartengono perdono ogni traccia di erudizione in uno stile di solare leggerezza che è anche filosofia di vita.

Appassionato di vini e gastronomia e coautore di numerosi libri su questi temi, Carlo Vischi collabora da ben sei anni con la casa editrice piemontese Gribaudo, con la quale è stato fra i fondatori della divisione “Il Gusto”, di cui è responsabile del coordinamento editoriale e fra gli autori di vari titoli della collana. Il più recente lavoro di Vischi è il coordinamento della collana di libri e guide sull’arte del bere realizzata con il quotidiano “Il Giornale”.

Sezione nazionale - Terenzio Medri, curatore della rubrica “La cantina di Medri” sul “Quotidiano Nazionale”.

Ha saputo creare una finestra costantemente aperta sulla migliore produzione vitivinicola del nostro Paese, utilizzando uno stile fresco e brillante, capace di avvicinare il grande pubblico al vino e di trasmettergli tutta la passione della grande sommellerie.

Presidente dell’AIS Associazione Italian Sommeliers, Terenzio Medri cura sul “Quotidiano Nazionale” la rubrica “La cantina di Medri”: una finestra aperta sulla migliore produzione vinicola del nostro Paese e i relativi abbinamenti con piatti e cibi, dove il racconto è condotto con stile divulgativo che rifugge il lessico da “iniziati” e avvicina il grande pubblico.

CURRICULUM VITAE: EMILIO FEDE

Una lunga e prestigiosa carriera televisiva iniziata nel 1961, un carattere che sa mischiare grinta e caparbietà ad uno stile tutto personale nella conduzione dei notiziari, Emilio Fede è uno dei volti più noti dei nostri teleschermi.

Nato a Barcellona (Messina) nel 1931, giovanissimo inizia la carriera giornalistica come cronista de “Il momento – Mattino” di Roma e, quindi, de “La Gazzetta del Popolo” di Torino, dove diviene invitato speciale.

Entra in Rai nel 1954 e ne diviene giornalista fisso nel 1961. Dopo esser stato per ben otto anni inviato in Africa, documentando gli avvenimenti di ben 44 diversi Paesi, si occupa delle inchieste per il settimanale tv7 del tg1. Conduttore del tg1 dal 1976 al 1981, ne diviene direttore pro tempore dal 1981 al 1983. Sempre nel 1983 conduce la trasmissione di intrattenimento “Test”.

Famose le sue inchieste di questo periodo, tra le quali, in particolare, si ricorda quella nota come “bistecca agli estrogeni”, vale a dire l’utilizzo di un farmaco da parte di allevatori per gonfiare la carne, farmaco che produrrebbe il rischio a chi la consuma di tumore e impotenza sessuale. Nel 1981, poi, documenta in diretto per intero lo straziante e vano tentativo di salvataggio di Alfredino, il piccolo caduto in un pozzo a Vernicino, nei colli di Roma.

Nel 1987 si dimette dalla Rai e passa a Rete A, di cui dirige il notiziario. Nel 1989 approda alla Fininvest, divenendo prima direttore della struttura informativa di Video News e, quindi, conduttore e direttore di Studio Aperto, il telegiornale di Italia Uno.

Nel 1992 è il primo giornalista ad annunciare l’attacco americano su Baghdad e la cattura dei due piloti italiani Bellini e Cocciolone. Dal 1992 è direttore del tg4, carica che ancora oggi ricopre. Ma l’anchor man più appassionato della televisione italiana è anche scrittore. Il suo esordio, nel 1997, con il libro “Finchè c’è Fede”, a cui seguiranno: “Privè. La vita è un gioco” (1998), “L’inviato speciale” (1999), “La foglia di fico” (2000), “Samba dei ruffiani” (2001), “La cena dei cretini” (2002). E’ infine proprio di questi giorni l’uscita per la Mondatori di “Peluche”.”

Famoso per la sua eleganza ed il suo charme, oltre che per la sua passione per il gioco, Emilio Fede vanta un suo fun club in internet, che conta 900 soci tra cui personaggi del mondo della politica e dello spettacolo. Fanno parte dei gossip il suo ingresso a sopresa nella casa del Grande Fratello vestito da Babbo Natale (nel corso della prima edizione, del 2000), e la sua presenza a sostituzione di Enzo Iacchetti, influenzato, nella conduzione di “Striscia la Notizia” (febbraio 2005).

A cura di Rocco Lettieri

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