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GOURMARTE 2015 a BERGAMO FIERE 08/11/2015 12.06.55 GOURMARTE 2015 A PALAZZO PIRELLI, MILANO 3 NOVEMBRE 2015 Milano ha accolto la conferenza
stampa di presentazione di Gourmarte 2015 alla presenza di Gianni Fava, Stefano
Crispini, Raffaele Giminiani e Silvano Brescianini, oltre al deus machina Elio
Ghisalberti. Il
saluto è andato al dott. IVAN RODESCHINI,
Presidente Ente Fiera Promoberg: “Gentili rappresentanti delle istituzioni, dei
media, ospiti e convenuti, rivolgo con piacere un ringraziamento non formale
all'Assessore regionale all'Agricoltura, Gianni Fava, per la gentile ospitalità.
Si tratta di un gradito ritorno, che conferma l'apprezzamento e il sostegno di
Regione Lombardia ai progetti di Promoberg. In particolare dell'assessore Fava,
sempre attento alle nostre iniziative e spesso presente in Fiera Bergamo. GourmArte,
manifestazione dedicata alle eccellenze enogastronomiche lombarde, torna dal 28
al 30 novembre prossimo. La Fiera di Bergamo, per il quarto anno, si trasforma
così nel regno dei buongustai. Un viaggio tra le "cose buone in
cucina", con due percorsi che ben si integrano. Uno porta alla selezionata
area dedicata alle degustazioni; l'altro al prestigioso Ristorante GourmArte,
che vede all'opera alcuni tra gli chef più titolati e stellati al mondo. Una
parata di stelle, come quelle che hanno illuminato Bergamo in occasione
dell'edizione speciale di GourmArte, tra settembre e novembre, in occasione di
Expo. Cinque appuntamenti "sola out" con altrettanti artisti
"stellati Michelin" dell'enogastronomia italiana, in rappresentanza
delle grandi aree geografiche del nostro Bel Paese: Massimo Bottura (Nord),
Annie Féolde (Centro), Gennaro Esposito (Sud) e Pino Cuttaia (Isole). Venerdì
prossimo si chiude in bellezza con i fratelli tri-stellati di Bergamo: Chicco e
Bobo Cerea del ristorante Da Vittorio, alla Cantalupa di Brusaporto. Tornando a
noi, ringrazio Vittorio Fusari, che, oltre ad animare GourmArte, delizia la presentazione
di oggi con una gustosa preview. Nato e cresciuto in Franciacorta, dopo aver
deliziato in tavola e fatto cultura enogastronomica con la sua Dispensa Pani e
Vini in quel di Torbiato di Adro (che continua a portare avanti con la sua
fidata Brigata), Fusari dalla scorsa primavera è ai fornelli del "Pont de
Ferr", celebre ristorante sui Navigli di Milano. Dopo aver creduto nel
progetto, oggi più che mai in Promoberg siamo convinti che l'enogastronomia sia
uno strumento straordinario per la promozione e lo sviluppo dei nostri territori.
In questo senso, GourmArte non è un appuntamento solo enogastronomico.
GourmArte è anche Cultura e Storia. E' conoscere le tante bellezze naturali
della Lombardia; è il recuperare le antiche tradizioni non avendo paura di
innovare continuamente. GourmArte è l'incontro con chi, ogni giorno, lavora la
terra e i suoi prodotti per portare in tavola dei "tesori" che rendono
la nostra vita più piacevole e saporita. Lo stesso grande successo di Expo
testimonia il desiderio della gente di conoscere le tante diverse realtà del
nostro pianeta. Un viaggio attraverso i sapori e le tradizioni dei popoli che, in
chiave lombarda, stiamo compiendo con GourmArte. Concludo sottolineando con
soddisfazione la conferma - dopo il buon debutto dello scorso anno -
dell'abbinamento tra GourmArte e Bergamo Arte Fiera. Un'imperdibile fusion
dedicata agli appassionati dei rispettivi settori, tra capolavori
enogastronomici e dell'arte moderna e contemporanea. Ringrazio tutte le realtà
che sostengono GourmArte. In particolar modo Regione Lombardia, Camera di
Commercio di Bergamo, Credito Bergamasco Gruppo Banco Popolare, Ubi Banca Popolare
di Bergamo, Ascom Bergamo, Accademia del Gusto, e Associazione italiana Sommelier. A seguire la parola è
poi andata a Gianni Fava, Assessore
all’Agricoltura di Regione Lombardia, che così si è espresso: “In una regione come la
Lombardia, che negli ultimi sei mesi è stata la capitale internazionale
dell'agricoltura e dei cibi del mondo, ritengo che GourmArte possa raccogliere
il testimone di Expo su un aspetto fondamentale per il nostro territorio,
ovvero quello della tutela dei prodotti tipici. Un tema particolarmente sentito
dal sottoscritto, dal Presidente della Lombardia Roberto Maroni e da una
filiera che — grazie a un tessuto di oltre 47mila imprese agricole — fornisce
materie prime di qualità esportate in tutto il mondo".
"Se il Made in
Italy è così ricercato nel mondo — ha aggiunto l'Assessore - penso che una buona
parte del merito sia anche della Lombardia, che sviluppa una produzione lorda vendibile
di 13,3 miliardi di euro e ben venga, in questa fase di difficoltà per le
imprese agro-zootecniche, l'attivazione di un canale come GourmArte, rivolto ad
operatori e appassionati del food, per la difesa della distinti vita dei
prodotti ! ". Tra
questi "tesori" anche l'esclusiva selezione di Vini di Valtellina e
Franciacorta in degustazione nella grande Enoteca di GourmArte. "Il focus
della manifestazione di promozione dei prodotti e del territorio lombardo — ha dichiarato il Vicepresidente del
Consorzio per la tutela del Franciacorta Silvano
Brescianini - è
perfettamente in linea con gli obiettivi di Franciacorta. Il visitatore avrà la
possibilità di gustare diverse tipologie di Franciacorta in abbinamento ai
piatti più tipici della regione. Un momento importante per l'enogastronomia
lombarda, per far conoscere al grande pubblico la qualità dei nostri vini e
invitarlo a scoprire il nostro splendido territorio". Concorda
così anche il Presidente del Consorzio per la tutela dei Vini di Valtellina Mamete
Prevostini, con questo messaggio: "A GourmArte l'alta cucina
incontra le eccellenze di Lombardia e siamo onorati di essere stati invitati
per il secondo anno consecutivo ad essere presenti nell'Enoteca di questa
prestigiosa manifestazione insieme ai vini di Franciacorta. I vini di Valtellina
hanno dimostrato una versatilità e una grande capacità di abbinamento verso
piatti elaborati, creando sapori e sensazioni particolari. Crediamo che anche
in questa seconda edizione possano stupire e distinguersi tra i vini rossi più
interessanti del panorama enologico italiano". Insieme all'eccellenza dei prodotti in esposizione e alla ricchezza dell'Enoteca, il terzo asso vincente della manifestazione è rappresentato dal Ristorante, l'unico al mondo ad avere 24 chef, tra cui molte stelle del firmamento nazionale. "Prosegue la fruttuosa collaborazione con GourmArte, una manifestazione che ha tra i valori fondamentali la rappresentazione del meglio della filiera della ristorazione di qualità, proponendo prodotti frutto di lavorazioni artigianali che costituiscono, per la maggior parte, la materia prima utilizzata dai ristoranti di qualità che fanno parte del gruppo" ha dichiarato il Direttore dell'Associazione Charming Italian Chef Raffaele Geminiani, aggiungendo: "Ai nostri associati presenti nelle cucine del Ristorante GourmArte, insieme agli altri validissimi colleglli, spetta il compito di interpretare con il proprio gusto e il proprio bagaglio di esperienza, tradizione e creatività, le materie prime del territorio. Così come di far conoscere i sapori di altre cucine regionali, come ad esempio la Puglia, ospite dell'edizione di quest'anno, con l'obiettivo di far vivere ai visitatori un'esperienza sensoriale unica". Di poche parole invece l'ideatore di GourmArte Elio Ghisalberti, che ha preferito dare un assaggio in anteprima di quello che sarà la kermesse, guidando degustazioni di alcuni prodotti che saranno tra i grandi protagonisti di GourmArte 2015. L'appuntamento ora è in Fiera a Bergamo dal 28 al 30 novembre prossimi !
GOURMARTE,
FEEDING THE TASTE! Custodi, Maestri, Interpreti ed
Esploratori del Gusto di Lombardia protagonisti a Bergamo Dal 28 al 30 novembre prossimi appuntamento a
GourmArte in Fiera a Bergamo con il meglio dell'enogastronomia lombarda: in
degustazione oltre 100 prodotti eccellenti, sapientemente realizzati da abili
artigiani del gusto e interpretati in cucina da 24 cuochi, autentiche stelle
del firmamento nazionale come - solo per citarne alcuni - Aimo Moroni, Claudio
Sadler, Vittorio Fusari o Chicco Cerea. Un'occasione unica per incontrare i produttori e
conoscerne le storie fatte di impegno, talvolta sacrificio, passione e
dedizione; degustare e acquistare prodotti di assoluta qualità; sedersi alla
tavola dell'esclusivo Ristorante, il solo al mondo ad ospitare tra i fornelli 8
grandi chef in contemporanea, ogni giorno diversi; sorseggiare insieme ai
sommelier AIS l’accurata selezione di vini di Franciacorta e Valtellina della
grande Enoteca; partecipare a degustazioni guidate da autorevoli esperti del
settore; assistere ad originali e avvincenti show cooking. Tutto questo e molto altro ancora è GourmArte, la
kermesse che – giunta alla quarta edizione – ogni anno attrae migliaia di
appassionati e fruitori sempre più attenti ed esigenti, che fanno della ricerca
dell’eccellenza, tipicità e genuinità alimentare una questione di cultura e
stile di vita. La risposta a questa crescente domanda di qualità da parte del
consumatore sta nella sapienza artigiana, che da generazioni tramanda i segreti
che hanno permesso nel tempo al Made in Italy di conquistare i palati di tutto
il mondo. A GourmArte la selezione dei prodotti è rigorosa
ed è operata da una commissione di intenditori guidata dal giornalista e
critico enogastronomico Elio Ghisalberti,
ideatore della kermesse che ne ha illustrato i contenuti: “Ogni artigiano del
gusto che espone a GourmArte viene individuato per uno specifico prodotto -
offerto in degustazione a tutti i visitatori della fiera - ritenuto
l’eccellenza assoluta per la sua categoria: come il Torrone all'Antica della
Pasticceria Morlacchi, la Mostarda di Agrumi di Fredo, il Roccolo Valtaleggio
di CasArrigoni, il pregiato caviale di Calvisius, lo Jamon Iberico de Bellota
Pata Negra de la Fenice, il Melogranello di Quadigex, il vino Solesta 2013
Terre Lariane IGT del La Costa o la Barone Pizzini, selezionata perchè pioniere
del biologico in Franciacorta. In questo modo all’interno della manifestazione
vengono valorizzate realtà di dimensioni e caratteristiche differenti: ci sono
i Custodi del Gusto, che mantengono viva la tradizione del territorio
lombardo; i Maestri del Gusto,
aziende ormai mature che nel corso degli anni si sono messe in luce per
l’elevata qualità, l’etica e le capacità imprenditoriali e progettuali. Largo
anche anche agli Esploratori del Gusto, aziende con base in Lombardia, che
si sono distinte per l’opera di divulgazione di prodotti particolarmente
ricercati provenienti dai loro territori di origine. Il Ristorante, con cucine
a vista ed elegante mise en place, è infine il regno degli Interpreti
del Gusto: cuochi che hanno contribuito a tenere alto in Italia e nel mondo
il vessillo della ristorazione lombarda: da Stefano Masanti a Philippe
Leveillè, da Giancarlo Morelli a Riccardo Camanini, solo per citarne alcuni. Grande
spazio anche alle degustazioni, guidate da autorevoli esperti. Dal “Giro di Lombardia dei salami” alle “Polente
della memoria”, dalla “Disfida dei tortelli” a “Nomadi in caccia di miele”, dai
“Vini dei Gonzaga” alla Franciacorta: un indimenticabile viaggio del gusto
attraverso i territori regionali e le loro tradizioni enogastronomiche attende
i visitatori nello nello spazio di Regione Lombardia. Anche l’edizione 2015,
come le precedenti, prevede la presenza di una regione ospite: la PUGLIA. A
fianco dei colleghi lombardi ad animare GourmArte ci saranno i migliori
prodotti – ad esempio l'olio, una selezione di vini di Manduria e il goloso
pallone di Gravina - e chef pugliesi, come Gegè Mangano o Angelo Sabatelli: un
connubio vincente, tutto da gustare!”
ORARI: •
Sabato
28 novembre: 10.00
– 22.00 •
Domenica
29 novembre: 10.00 - 22.00 •
Lunedì
30 novembre: 10.00 – 18.00
COSTI E
RIDUZIONI Ingresso
GourmArte •
intero:
15 euro •
ridotto:
10 euro (*) •
gratuito
per i bambini fino a 13 anni compiuti
(*)
RIDOTTO 1.
con prenotazione online 2.
per gli over 65 3. presentando la tessera di
appartenenza ad una delle categorie/associazioni sotto elencate:
o
Accademia Italiana della Cucina o AMIRA Associazione Maîtres
Italiani Ristoranti ed Alberghi o
AMPI, Accademia Maestri Pasticcieri Italiani o
ASPAN o
ASCOM Bergamo o
FIPE o
AAB Associazione Artigiani Bergamo o
AIC Associazione Italiana Cuochi o
AIS Associazione Italiana Sommelier o
Confindustria Bergamo o
FISAR o
SLOW FOOD o ONAV o ONAF o TOURING
CLUB
INGRESSO RISTORANTE Ogni
giorno, nelle cucine a vista del prestigioso Ristorante GourmArte, si alternano
i migliori chef lombardi o che operano sul territorio lombardo e ai tavoli, con
mise en place rigorosamente all'altezza, verranno serviti i piatti dei più
famosi cuochi. 1. Piatto
salato + calice di vino selezionato in abbinamento: 15 euro 2.
Piatto dolce + calice di vino selezionato in abbinamento: 10 euro
GOURMARTE 2015 CUOCHI E PIATTI Sabato 28 novembre, pranzo e cena Enrico Derflingher – presidente EuroToques
International Risotto
Regina Vittoria con gamberoni, Franciacorta e timo ****** Alberto Rìboldi - Castello Malvezzi, Brescia Uovo
poche fritto con fole gras d'oca, tartufo nero e fonduta con formagella di
Colilo ****** Antonio Borruso - Umami, Bormio (SO) Mezzi
paccheri di Gragnano con Carbonara di Bresaola e polvere di porcini ****** Stefano Masanti - Cantinone dell'Hotel Sport Alpina,
Madesimo (SO) Capriolo affumicato con legno di melo, porcini confìt,
castagne e brodo ristretto di mirtilli rossi di Madesimo ****** Gianni Tarabini - Le presef de La Florida, Mantello
(SO) Crema
dì zucca dell' orto, cotechino di pura cotenna dei maiali allevati a siero di
latte, castagne di selva e gocce di mostarda ****** Bino Colantuono - Rolly, Manerba del Garda (BS) Budino
di Mont'oro, foglia d'oro, tartare di gamberl gobbettl e crema di pane. ****** Gegé Mangano - Li Jalantuùmene, Monte Sant'Angelo
(FG) Cavatellll
con crema di mugnoll e mandorle tostate e olio novello ****** Emiliana Battaglia e Matteo Spada - La Pasqualina,
Almenno San Bartolomeo (BG) 1)
Biscotto
al cioccolato amaro con crema all'olio extravergine d'oliva e sorbetto al
mandarancio con
salsa alle mele 2)
Gelato
allo zabaione e cantuccio con morbido allo zafferano e cremoso al caffè
Domenica 29 novembre, pranzo e cena Claudio Sadler - Sadler, Milano Taton
dipuntarella e mozzarella all'olio di acciughe del Cantabrico, con bubble di
mozzarella. ****** Maria Cicorella - Pashà, Conversano (BA) Fave
& cicoria ****** Gegé Mangano - Li Jalantuùmene, Monte Sant'Angelo
(FG) Cavatellli
con crema di mugnoli e mandorle tostate e olio novello ****** Marco Conti - Trussardi, Milano Spaghetti
cacio e pepe con ricci di mare ****** Ilario Vinciguerra – Ristorante Ilario Vinciguerra,
Gallarate (VA) Calamarata
di pasta, calamari e verdure disidratate ****** Philippe Leveillè - Miramonti l'Altro, Concesio (BS) Confit
di coscia d'anatra al pepe di Sichuan, miele e Aceto Balsamico Tradizionale ****** Giancarlo Morelli - Osteria del Pomiroeu, Seregno
(MB) Stinco
di agnello in crosta di porcini, patate e cicoria ****** Dario e Sergio Soldo - Pasticceria Morlacchi di
Zanica 1)
Elixir
di caffè 100% Arabica con provenienza Haiti e Nocciola Piemonte IGP di José Noè
su base stroisel 2)
Giardino
di frutta fresca con mousse di cioccolato bianco e bavarese alla vaniglia
Lunedì 30 novembre, pranzo Riccardo Camanini - Lido84, Gardone Riviera
(BS) Lepre
al cucchiaio, fegato di seppia e mela
verde ****** Fabio Abbattista - Leone Felice all'Albereta,
Erbusco (BS) Anguilla
ai carboni, cetriolo, mela verde e cerfoglio ****** Chicco e Bobo Cerea, Paolo Rota - Da Vittorio a
Brusaporto (BG) Risotto
con fagioli borlotti e baccalà mantecato ****** Alessandro Negrini e Fabio Pisani - Aimo e Nadia,
Milano Tortelli
farciti di ossobuco di Passone e midollo nel suo ristretto allo zafferano sardo
e parmigiano
Sonati ****** Angelo Sabatelli - Angelo Sabatelli, Monopoli (BA) Pasta
mista con gamberi di Porto Santo Spirito, fagioli borlotti e farinetta di ceci ****** Gegé Mangano - Li Jalantuùmene, Monte Sant'Angelo
(EG) Guancia
di maialino con crema di patate allo zafferano ****** Vittorio Fusari - Al Pont de Ferr, Milano Battuta
di barbina (gras feed) insalata di verdure liquide e brodo di funghi ****** Simone Finazzi - Caffè Pasticceria Cavour,
Bergamo 1)
Monte
Bianco 2)
Polvere
di stelle ***** Media
Relations - Milano - via G.Donizetti 39 – Tel: 02 28040587 multimedia@multimediamilario.it
- www.multimediamilano.it Per
prenotazioni: www.gourmarte.it Dove: ENTE
FIERA PROMO-BERG FRANCIACORTA Il Consorzio nasce il 5 marzo 1990
a Corte Franca su iniziativa di 29 produttori, con lo scopo di garantire e
controllare il rispetto della disciplina di produzione del vino Franciacorta.
Prodotto esclusivamente con il metodo
della rifermentazione in bottiglia, il Franciacorta è stato il primo vino italiano ad avere ottenuto
nel 1995 la Denominazione di Origine
Controllata e Garantita, il massimo riconoscimento di qualità e tipicità
dell'enologia. A identificare questo vino è il nome della regione geografica,
dove crescono le sue vigne Chardonnay,
Pinot nero e Pinot Bianco. Una sola espressione – Franciacorta - che definisce un territorio, un metodo di produzione
e un vino. Trasferitosi nel 1993 nell’attuale sede di Erbusco, il Consorzio Franciacorta oggi è presieduto da Maurizio Zanella e conta oltre 200 soci
tra viticoltori, vinificatori, imbottigliatori, grandi medi e piccoli,
interessati alla filiera produttiva delle denominazioni Franciacorta DOCG, Curtefranca DOC e Sebino IGT. Un logo
inconfondibile quello del Consorzio Franciacorta, con la effe merlata che si
rifà alle antiche torri medievali, caratteristiche dei 19 comuni. L’attività consortile si
occupa della tutela e della valorizzazione del marchio e del territorio
Franciacorta in Italia e nel mondo, attraverso un lavoro continuo sul
disciplinare di produzione fino alla promozione delle attrattive paesaggistiche
e culturali. Tutto questo è possibile grazie all’impegno costante dei soci per
garantire in primis la qualità del prodotto. Negli ultimi 50 anni
Franciacorta ha raggiunto un ottimo grado di notorietà e un’eccellente crescita
nei mercati italiano e internazionale. Ha intrapreso un preciso percorso di
studi e ricerche per essere in grado di sviluppare strategie coerenti con le
richieste dei consumatori, avendo sempre come faro la qualità del prodotto.
L’Osservatorio economico Franciacorta, primo e unico strumento di rilevazione e
analisi di dati certi nel settore vitivinicolo italiano, ne è l’esempio più
evidente. Numerosi anche i progetti che il Consorzio promuove con istituti
universitari, come il Cermes – Bocconi, o gli Enti locali e le associazioni per
la difesa dell’ambiente. Proprio per l’attenzione
da sempre rivolta verso il territorio e l’ambiente, il Consorzio Franciacorta,
primo in Italia, ha avviato un programma volontario di autocontrollo delle
emissioni di gas serra. Il calcolatore, condiviso in campo internazionale (si
chiama Ita.Ca©), misura l’impronta carbonica e contemporaneamente fornisce le
conseguenti indicazioni per rendere la produzione più sostenibile. A oggi oltre
il 60% dell’area franciacortina ha aderito a tale progetto e, dal 2010, si è
registrata una riduzione di 3.000 tonnellate di emissioni relativamente al
territorio monitorato. Il Consorzio ha ottenuto in questo ambito diversi premi
e menzioni in ultimo da parte di Unioncamere Lombardia il riconoscimento per le
“Buone prassi aziendali di responsabilità sociale” Il 2014 si è concluso con segno positivo, +10% rispetto al 2013.
Franciacorta ha venduto 15.475.977 bottiglie, di cui 1.428.993 all’estero. Ad
oggi il mercato estero rappresenta il 9,2% ed è cresciuto del 12,8 % rispetto
al 2013, l’Italia cresce nel 2014 del 9,7%. Inoltre si registra anche un
leggero aumento del prezzo medio di vendita. Segno positivo per il Franciacorta nel primo semestre
2015 che cresce, rispetto al primo semestre del 2014, del 10,6% in Italia e
all’estero, registrando un volume totale di bottiglie di 5.855.781. L’export
incide del 12,4% sul totale delle bottiglie vendute e sale dell’8,4%. Il
Giappone si riconferma il primo mercato estero per il Franciacorta. Per informazioni: Consorzio Franciacorta Beatrice Archetti – PR & Communication Manager – Cell: +39. 377.
5370804
Alla scoperta della Valtellina, un terroir
unico al mondo II
Nebbiolo delle Alpi II Consorzio per la tutela dei Vini di Valtellina ha scelto questo slogan perché vuole sottolineare l'indissolubile legame tra il nobile vitigno Nebbiolo, la viticoltura di montagna e i vini di Valtellina che nascono da questo connubio. Un terroir unico al mondo La Valtellina è una terra aspra, circondata dalle imponenti vette delle Alpi. E' ricca di biodiversità e variabilità dal punto di vista geologico, morfologico e ambientale. Il versante retico accoglie oltre 850 ettari di vigne che prosperano grazie ad un microclima eccezionale garantito dall'esposizione a sud, verso la luce e il calore del sole. La ricchezza e l'articolazione del terroir si esprimono nei vini prodotti in Valtellina, dove le peculiari condizioni sono state interpretate e valorizzate dall'uomo nei secoli e il paesaggio è stato plasmato in 2.500 chilometri di terrazzamenti, candidati ad essere iscritti fra i beni Unesco come patrimonio Culturale dell'Umanità. La Valtellina è quindi l'area terrazzata più vasta d'Italia, luogo ideale dove produrre vini da vitigno Nebbiolo ma soprattutto destinazione straordinaria da visitare per gli appassionati di vino, ma più in generale per viaggiatori e turisti. Il clima Sia per l'esposizione a sud che per le modeste precipitazioni distribuite uniformemente nel corso dell'anno la Valtellina è particolarmente adatta alla viticoltura. La felice esposizione permette, infatti, la formazione di microclimi locali favorevoli. Le Alpi Retiche, inoltre, proteggono la valle dai venti freddi del nord e le Alpi Orobie con l’Adamello fanno da schermo a quelli meridionali. Completa il quadro la breva, venticello proveniente dal lago di Como che spira da tarda primavera per tutta l'estate convogliando correnti d'aria tiepida che favoriscono l'impollinazione e asciugano terreno e piante. La viticoltura Le prime fonti storielle sulla coltivazione di vigneti in Valtellina risalgono all'epoca carolingia. Durante il basso Medio-Evo si intensificano i lavori di dissodamento delle terre e la costruzione dei terrazzamenti sul versante reti-co. Il vigneto raggiunge il massimo della espansione nel XIX secolo con oltre 6000 ettari censiti, dei quali oltre un terzo coltivati a Nebbiolo, vitigno già all'epoca denominato localmente Chiavennasca. A partire dal dopoguerra gran parte dei vigneti coltivati sui conoidi e posti alla base dei versanti sono stati riconvertiti alla coltivazione del melo o sottratti alla viticoltura dall'urbanizzazione. Ciononostante la Valtel aree viticole della Lombardia. E' una zona di montagna che ha la particolarità di essere orientata da est a ovest, mentre tutte le altre valli fluviali alpine si sviluppano da nord a sud. I terreni sui ripidi pendii del versante retico sono coltivati a vite grazie ad onerosi lavori di terrazzamento che comportano la costruzione e la manutenzione di muri di pietre a secco. Si tratta di un'opera che ha coinvolto intere generazioni e che in passato, vista la mancanza di mezzi tecnologici, era portata avanti manualmente con il trasporto di tonnellate di terra e pietre a braccia o a dorso di mulo dal fondovalle. L'uva che cresce sui terrazzi valtellinesi è detta Chiavennasca, denominazione locale del nobile vitigno Nebbiolo, giunta in Valtellina secondo alcuni autori in epoca medievale, secondo altri verso la fine del Settecento durante la conquista napoleonica. Altri vitigni autoctoni sono detti Pignola, Rossola, Prugnola, ma rivestono modesta importanza essendo coltivazioni marginali usate, come pure il Merlot e il Pinot nero, per completare l'uvaggio. In periodo di vendemmia ancora oggi quintali di grappoli di uva vengono portati a spalle in "portini", ossia in gerle, e trasferiti poi sui trattori e quindi in cantina percorrendo ripidi sentieri e scalette, uniche vie di comunicazione tra i vari appezzamenti. I VINI DI VALTELLINA La viticoltura valtellinese si sviluppa sul versante retico della Provincia di Sondrio, che gode di un clima favorevole grazie alla perfetta esposizione a Sud. La coltivazione avviene in appezzamenti terrazzati di ridotte dimensioni, sostenuti da muretti a secco che creano uno straordinario effetto paesaggistico. I muri di pietra che delimitano le terrazze sono stimabili in oltre 2500 Km di sviluppo lineare. Il Nebbiolo, localmente chiamato Chiavennasca, è la qualità prevalente. Ad esso si affiancano i vitigni minori valtellinesi Rossola, Pignola e Prugnola. SFORZATO DI VALTELLINA DOCC Lo Sforzato (o Sfursat) di Valtellina è il primo passito rosso secco italiano a potersi fregiare della DOCG, ottenuta nel 2003. È il frutto di una selezione di uve Nebbiolo che subito dopo la vendemmia vengono poste per circa tre mesi su graticci in locali asciutti e ben ventilati detti "fruttai". Dopo l'appassimento l'uva ha perduto il 40% del proprio peso, ha concentrato i succhi, ha sviluppato particolari fragranze aromatiche ed è pronta per la pigiatura. Seguono 20 mesi di invecchiamento ed affinamento in legno e bottiglia e solo a quel punto questo rosso con grado alcolico minimo 14% è pronto per la degustazione. Vitigno: Nebbiolo (min. 90%) e altri vitigni idonei alla coltivazione in Regione Lombardia (10%) VALTELLINA SUPERIORE DOCG Fa riferimento ai vigneti dell'area compresa tra Berbenno e Tirano, con una produzione massima di 8 tonnellate/ ettaro. Il grado alcolico minimo al consumo è del 12 % con un periodo minimo di affinamento di 24 mesi, di cui almeno 12 in botti di rovere. In particolari annate, con 36 mesi di invecchiamento è consentita la qualifica "riserva". Il Valtellina Superiore DOCG può avere anche le denominazioni di 5 sottozone di produzione: Mareggia: è la zona di più recente riconoscimento (2002) localizzata nel comune di Berbenno in Valtellina. Prodotto in quantità limitata (25 gli ettari a vigneto), il Mareggia è legato alla figura di Benigno De' Medici che nella metà del Quattrocento si fermò appunto a Mareggia dove trovò ospitalità e ristoro. Sassella: la storica e forse più famosa sottozona del Valtellina Superiore si trova ad ovest di Sondrio. Il nome probabilmente deriva dalla chiesetta omonima (da sasso, rupe). Grumello: viene prodotto a nord est della città di Sondrio (con un'estensione vitata di 78 ettari) e prende il nome dal castello di Grumello, che domina la vallata dal XIII secolo. Come tutti i Valtellina Superiore si presta a una lunga conservazione. Inferno: la sottozona, con un nome tanto singolare quanto affascinante, trae origine con molta probabilità dall'asperità dei piccoli terrazzamenti vitati, situati fra Poggiridenti e Tresivio. L'Inferno è la più piccola delle sottodenominazioni, collocata subito ad est del Grumello ha un'estensione vitata di 55 ettari. Valgella: è la più vasta fra le sottozone del "Superiore" (con un'estensione vitata di 137 ettari), situata nei comuni di Chiuro e Teglio, a nord est di Sondrio. In passato questo rosso veniva in gran parte destinato all'esportazione nella vicina Svizzera. Il suo nome deriva dal latino Vallicula, ossia piccola valle. ROSSO DI VALTELLINA DOC II Rosso di Valtellina DOC conferma la medesima base ampeleografica del DOCG. La resa massima in vigneto è di 10 tonnellate/ettaro. Resa in vino 70%. Non fa riferimento a sottozone, è un vino rosso asciutto, con 7 mesi di affinamento, con un grado alcolico minimo dideU'11%. E' un vino da tutto pasto. TERRAZZE RETICHE DI SONDRIO ICT Questa IGT consente la produzione di vini rossi, rosati, bianchi, frizzanti, passiti e novelli e da vendemmia tardiva. Rappresenta un'interessante opzione di diversificazione ed ampliamento di gamma per i produttori valtellinesi. L'elenco dei vitigni ammessi comprende tutti quelli idonei alla coltivazione per la Regione Lombardia. I vini bianchi, ottenuti da uve di colore analogo oppure da varietà a bacca nera vinificate in bianco. La recente modifica del Disciplinare ha inoltre introdotto le nuove tipologie "passito" e "vendemmia tardiva". È prevista anche la tipologia novello. Consorzio di Tutela Vini di Valtellina Via Piazzi, 23 - 23100 Sondrio Tel: +39 0342 200871 ****** A cura di Rocco Lettieri |
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